venerdì 29 marzo 2013

giovedì 14 marzo 2013

SEMPLICITA' NON FA RIMA CON FACILITA'


In questi giorni sto lavorando sul mio nuovo sito web. Con questo restyling ho pensato di lavorare con i CSS e pur non avendone le competenze e da autodidatta quale sono, dopo aver battuto il capo contro il muro una decina di volte qualcosa sono riuscita a combinare. Sono abbastanza soddisfatta, il lavoro è pulito e facile da navigare. Ho ancora molto da fare, da imparare e un giorno forse riuscirò a realizzare un sito in CSS in totale autonomia senza il soccorso di un programmatore. Appena terminato il sito per sicurezza lo farò testare da Nicola, programmatore, santo protettore e mia guida spirituale in questo complicato universo che è il linguaggio informatico.

mercoledì 13 marzo 2013

ZITELLA (Sylvia Plath tribute)



ZITELLA

e così questa particolare ragazza
in una cerimoniosa passeggiata d’aprile
col suo più recente pretendente
si trovò all’improvviso oltremodo sconvolta
dalla sfrenata babele degli uccelli
da quel mare di foglie.

in preda a questo tumulto, osservava
i gesti del suo innamorato che sbilanciavano l’aria
e il proprio passo vagante ineguale
in quel solitario rigoglio di felci e fiori.
giudicava i petali in scompiglio
e la stagione in generale, sciatta.

come desiderò allora l’inverno!-
scrupolosamente austero nel suo ordine
di bianco e nero
ghiaccio e rocce e ogni senso nei suoi limiti
e la gelida disciplina nel cuore
esatta come fiocco di neve.

ma ecco. un germogliare anormale
abbastanza da mettere in scompiglio le sue cinque regali facoltà
un tradimento da non tollerare. si impazziscano pure
gli idioti nel manicomio primavera:
lei se ne tirò subito fuori.

e mise tutt’intorno alla sua casa
tale una barricata di spine e impedimenti
contro quella stagione sediziosa
che nessun uomo all’assalto potè sperare di infrangere
per anatemi, pugni o terrore
e nemmeno per amore.

SPINSTER

Now this particular girl 
During a ceremonious april walk 
With her latest suitor 
Found herself, of a sudden, intolerably struck 
By the birds' irregular babel 
And the leaves' litter. 

By this tumult afflicted, she 
Observed her lover's gestures unbalance the air, 
His gait stray uneven 
Through a rank wilderness of fern and flower; 
She judged petals in disarray, 
The whole season, sloven. 

How she longed for winter then! - 
Scrupulously austere in its order 
Of white and black 
Ice and rock; each sentiment within border, 
And heart's frosty discipline 
Exact as a snowflake. 

But here - a burgeoning 
Unruly enough to pitch her five queenly wits 
Into vulgar motley -
A treason not to be borne; let idiots 
Reel giddy in bedlam spring: 
She withdrew neatly. 

And round her house she set 
Such a barricade of barb and check 
Against mutinous weather 
As no mere insurgent man could hope to break 
With curse, fist, threat
Or love, either.

from the poems book "Ariel" by Sylvia Plath.